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“La Libreria” di Varcaturo presenta “Ciente Carezze e Mille Vase”, la nuova opera di Giuseppe de Silva

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Ottimo riscontro di pubblico per “Ciente Carezze e Mille Vase – Poesie, Racconti, Aneddoti su Diego Armando Maradona” (Beldes Edizioni), la nuova opera del giornalista professionista e scrittore Giuseppe de Silva, che è stata presentata presso“La Libreria”, a Varcaturo.

Un’occasione unica, per parlare di Maradona in modo diverso, senza pregiudizi e senza processi di beatificazione, puntando invece l’attenzione sul legame viscerale, potente, con la città di Napoli.

Giuseppe de Silva, giornalista professionista, commentatore sportivo, autore televisivo e scrittore, è giunto alla sua quarta pubblicazione, riuscendo a far coesistere con rara sensibilità il rigore del cronista di razza e lo spirito profondo e fantasioso del vero narratore. Con uno stile efficace e con la voglia, che è deformazione professionale, tormento e estasi, di raccontare storie. Vere, umanissime, universali, fatte di luci e di ombre. Ed è quello che accade anche in questo libro.    

Toccante la proiezione di Giuseppe Maisto che ha aperto una serata unica nel suo genere, proponendo al pubblico alcune tra le  immagini più suggestive di Diego Armando Maradona.

Un evento organizzato in linea con i principi che animano da sempre i proprietari della libreria, il dott. Francesco Gambardella e la dott.ssa Livia De Maio Pironti, che da anni sostengono iniziative culturali e letterarie di ampio respiro e di alto profilo, profondamente convinti che solo il valore salvifico della Cultura possa condurre a una rinascita collettiva e morale. Una sfida che vede in prima linea anche Giuseppe de Silva, ideatore della “Fiera della Cultura” di Casoria, organizzata per valorizzare le energie locali. “Ciente Carezze e Mille Vase” è, inoltre, in concorso alla XVI edizione di “incostieraamalfitana.it – Festa del Libro in Mediterraneo 2022”.

“Che cos’è questo lavoro e che vuole dire? Domanda dalle cento pistole ma che prevede una risposta facile. O forse no. E comunque eccola: vuole raccontare un amore. Quello del sottoscritto – ovvio! -, per il più grande giocatore dell’era moderna Ma vuole tentare anche di interpretarlo – senza avere la pretesa di riuscirci per forza -, alla luce della penetrazione che l’uomo, il personaggio, il calciatore, ha avuto nella società napoletana e soprattutto nell’immaginario collettivo di Napoli e di quanti tifano per la maglia azzurra”.

E’ questa l’essenza del volume, come ha spiegato l’autore nel corso della presentazione. Con una frase di Diego, si aprono paragrafi ricchi di suggestioni, intitolati prendendo spunto da una canzone o da un film in grado di esaltare mirabilmente uno spaccato della vita del calciatore.

Le letture di Antonella Barretta e di Francesco Mallardo, sapientemente guidati dalla regista teatrale e poetessa Pina Panico Salemme, hanno permesso al pubblico di entrare nel vivo di questo insolito volume.

Un viaggio che parte da Villa Fiorito, il sobborgo di Buenos Aires che ha visto nascere il Pibe de Oro. Dove tutto ha inizio e tutto si concluderà,  seguendo il ritmo incantatore dell’Uroboro, la mitica figura creata dagli antichi per risolvere l’enigma del Fato che sottomette gli uomini, re e persino gli Dei. E allora, come dice l’autore, forse doveva vivere così la sua vita Diego Armando Maradona.

Romantico, bohémien, e un po’ Robin Hood, Diego Armando Maradona richiama inevitabilmente la fiaba collettiva dei coloratissimi anni Ottanta (sebbene non siano stati di certo anni facili per la città di Napoli) e allo sguardo trasognante, carico di umanità e di speranza dei grandi protagonisti dei cartoni animati nipponici coevi.

E cosa accomuna Lady Oscar, Holly e Benji e Diego Armando Maradona? Gli strali infidi, certo. Ma anche quella voglia di donarsi all’altro, di sorridere malgrado tutto, di non arrendersi. Fino al novantesimo minuto. E oltre.

Il pubblico partecipe e sempre attento, si è lasciato condurre attraverso le suggestioni che “Ciente Carezze e Mille Vase” riesce a veicolare, alla scoperta e riscoperta di Diego Armando Maradona, regalando suggestioni che sono al contempo personali e collettive. A contribuire al successo della serata il sostegno dell’Associazione Artètheca, e di Comita che ha garantito che l’evento si svolgesse in sicurezza e nel rispetto delle regole anti-Covid.

Una presentazione ricca di emozioni senza tempo. L’attenzione per il prossimo, in tutte le sue forme, rende “La Libreria”  la punta di diamante del Litorale Domitio, dimostrando che è la cultura ripaga sempre.

Infine, in chiusura, non ci è mancato lo spazio per l’inchiesta giornalistica, ripercorrendo con chi ha vissuto quei fatti in prima linea, un ricordo del  funesto Mondiale del 1994, quello che decreterà l’inizio della fine del campione argentino e la storia che verrà.

Ma il Re è morto, il  Re vive. Negli occhi di tutti i “piccirilli” del mondo e in quelli di tutti i sognatori. Sono loro a reggere il mondo. Il testo relega in una dolce sospensione temporale il calciatore, che gioca la sua partita più bella tra i viali di quel giardino dove dimorano per sempre giovani e magnifici gli eroi. Anche quando sono imperfetti.

Un testo da leggere sulle note di “Racing in the street” di Bruce Springsteen. Altamente raccomandato.

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Laureata in Conservazione dei Beni Culturali e in Storia, sono giornalista pubblicista dal 2012. Ho da sempre una passione smodata per l'arte, la letteratura, i fumetti, il Sol Levante e per i voli pindarici. Mi definisco una sognatrice razionale.