“Cartoline da Napoli”, la nuova antologia che celebra il fascino di Partenope

“Cartoline da Napoli” è il titolo di un prezioso volume a cura di Donatella Schisa e pubblicato dalla casa editrice “L’Erudita”, nelle cui pagine il lettore potrà trovare una spaccato, un vissuto, un’emozione legata al capoluogo campano.

Napoli, città dalle mille anime, mai paga e mai sconfitta, è al centro di un’originale antologia che è stata presentata al pubblico lunedì 23 gennaio presso la Sala del Capitolo del complesso di Santa Maria Maggiore.

Insieme alla curatrice del testo, erano presenti all’incontro l’editore Giulio Perrone e il prof. Enrico Maria Ariemma, docente di Storia e letteratura latina presso l’Università di Salerno.

Prendendo spunto dalla brevità dell’haiku, “L’Erudita” chiama alle “armi” ottanta autori, ottanta artisti della penna, che in cento parole hanno celebrato il fascino unico di una città che non si definisce e che non vuole essere definita.

Perché, come ben scrive Donatella Schisa nell’introduzione, “Napoli è una creatura multiforme, cangiante, poliedrica, fantasmagorica, per cui è fortissima la tentazione di provare a raccontarla, cogliendone ora un aspetto, ora un altro, e illudersi di riuscire a restituirla nella sua molteplicità”.

Ed è proprio quello che fanno gli autori di “Cartoline da Napoli”, lasciando un segno nel cuore dei lettori.

Si passa così dal tributo all’immortale Partenope di Luigi Ammaturo all’omaggio sentito di Mario Artiaco al compianto Maradona, dall’incantevole Amelia – fattucchiera che ammalia di disneyana memoria – di Patrizia Bove al rutilante e suadente giro del mondo in salsa letteraria del giornalista Giuseppe De Silva, tour che, per quanto mirabolante, non riesce a scalfire  il primato di Napoli, come ogni vero amore che si rispetti, dalla descrizione appassionata del Petraio di Angela Procaccini alle falcate energiche di Daniela Merola, dalla metafora del porto sicuro di Gabriella Monaco all’inno irriverente e pop dei Quartieri Spagnoli di Rosalba Monaco. E ancora, il tributo al mare, a quello che ogni napoletano si porta dentro, ai profumi unici di questa città, metafore emblematiche che tornano potenti nei contributi, ad esempio, di Anna Copertino e di Micol Diodato.

Questo, solo per citare alcuni nomi che hanno dato lustro al volume, e sfogliandolo con cura e attenzione il lettore troverà altre suggestive parole che rendono onore a questa città bella e dannata.

Il risultato, alla fine, non può che sorprendere e affascinare.

Perché non esiste una sola Napoli.

Non esiste mai una sola storia.

Da leggere con attenzione.