Cultura - Il viaggio dell'Eremita

“Gioventù, quanto si’ bbella”, l’amarcord letterario di Gianfranco Cervone e Renato Ricci

“Gioventù, quanto si’ bbella – Memorie di un napoletano qualunque di antico pelo” è un amarcord letterario scritto da Gianfranco Cervone e Renato Ricci, edito da LFA Publisher e impreziosito da una efficace copertina che rende omaggio alla Nona Arte.

Un’opera eclettica, a metà strada fra l’autobiografia e un saggio antropologico che restituisce una cartolina preziosa, quella della Napoli che fu e che celebra la vita in tutte le sue deliziose sfumature.

Il lettore troverà così immagini, emozioni e frammenti anche del proprio vissuto perché universali sono i sentimenti ivi raccontati.

Filo conduttore l’amicizia, il tempo che fugge, la preziosità di ogni istante che non è mai uguale a sé stesso. Sullo sfondo Napoli, città inquieta e appassionata, capace di mutare sempre pelle e di risorgere dalle proprie ceneri.

 Come scrive Giulio Mendozza nella prefazione: “La vita vissuta e raccontata con semplicità e senza orpelli, anche quando essa riguarda un periodo storico non certo idilliaco, è una sorta di revival filtrato attraverso una sensibilità più adulta e matura. E il Ricci, con l’ausilio prezioso e incisivo di Gianfranco Cervone, ci comunica, quasi spettatore di se stesso, percezioni, sensazioni, emozioni che hanno caratterizzato la sua fanciullezza, l’adolescenza, la gioventù, vissute all’ombra del Vesuvio”.

Gianfranco Cervone, scrittore raffinato e poliedrico, raccoglie e completa la testimonianza del suo amico e rende tributo a un sentimento, l’amicizia, che salva e ci definisce come esseri umani.

Si ride molto in questo testo e ci si commuove.

Con grande efficacia, la narrazione non omette neppure particolari dolorosi o cruenti come ad esempio il dramma della seconda guerra mondiale. Pur tuttavia, vuole anche dimostrare che persino nelle pagine più buie, non bisogna perdere la speranza e la grinta, le stesse che hanno guidato i due autori, degni figli di un tempo in cui il dolore si affrontava con coraggio e si sognava malgrado tutto.

Un monito preziosissimo per i giovani di oggi, che vivono le inquietudini di un tempo storicamente complesso.

“Gioventù, quanto si’ bbella – Memorie di un napoletano qualunque di antico pelo”  è un testo poetico sul perenne Divenire e descrive una storia personale e collettiva, dove gli attori cambiano di continuo ma restano identici  gli ingredienti che rendono la vita degna di essere vissuta: l’amore, e l’amicizia.

Da leggere.

Commenti disabilitati su “Gioventù, quanto si’ bbella”, l’amarcord letterario di Gianfranco Cervone e Renato Ricci

Laureata in Conservazione dei Beni Culturali e in Storia, sono giornalista pubblicista dal 2012. Ho da sempre una passione smodata per l'arte, la letteratura, i fumetti, il Sol Levante e per i voli pindarici. Mi definisco una sognatrice razionale.