Mariangela Plutino presenta “L’Assente” nell’ambito della rassegna letteraria della Libreria AVE – Ubik di Reggio Calabria

Estate, tempo di vacanze, di lettura. È fitto di eventi il calendario della Libreria AVE- Libreria Ubik di Reggio Calabria. Questi gli autori che discuteranno con il pubblico dei propri libri: Mariangela Plutino (L’Assente), Giorgia Soleri (La Signorina Nessuno), Paolo Rumiz (Canto per l’Europa), Costanza di Quattro (Giuditta e il Monsù), Antonella Rossi (Nadir), Catena Fiorello Galeano (I cannoli di Marites). Si inizia, dunque, con Mariangela Plutino, autrice di un testo di grande sensibilità sulle donne edito da Graus Edizioni. La trama, semplice ed efficace, racconta un universo in divenire, dipinge uno spaccato di storia e caratterizza bene un percorso di emancipazione irto di ostacoli, non certo lineare e che riserva nel bene e nel male impreviste svolte.

Un caseggiato di Reggio Calabria lega le storie di diverse famiglie in questo romanzo che si sviluppa dal dopoguerra ai giorni nostri. Storia corale dove sono le figure femminili a prevalere, con la loro forza e con la loro fragilità. Nel libro, sono descritte donne all’avanguardia o comunque ben lontane dallo stereotipo di genere tipico di quegli anni, antesignane di quella emancipazione femminile ancora tutta in fieri. Qualcuna di loro pagherà, dunque, un prezzo altissimo per questa condizione. Su tutte, spicca la storia drammatica di Fortunata, che vive in un contesto familiare di emarginazione e di degrado. Con una madre apatica e un padre assente, Fortunata non sa cosa significhi essere amata veramente. La sua giovinezza passa tra solitudine e tristezza, guardando passivamente gli altri abitanti della palazzina affrontare la propria vita, fino a quando, ancora adolescente, l’incontro con un uomo che approfitta di lei e una conseguente gravidanza la faranno scivolare verso un tragico destino. Così, il romanzo tocca le corde più profonde del cuore e offre, attraverso la rigorosa descrizione. uno spaccato urbano e sociale del Sud, una storia emblematica sul dolore, sulle ferite dell’ animo, sulla “diversità” e infine, malgrado tutto, sulla rinascita. Intenso, viscerale, coraggioso, il testo consegna ai lettori il ritratto di giovani donne in lotta contro un destino avverso e contro i pregiudizi e gli stereotipi di un mondo ancora di stampo patriarcale e maschilista. Una storia sulla solitudine e sulla ferocia di una società che, troppo facilmente, giudica e abbandona al proprio destino chi vive una condizione di “diversità”. L’autrice è nata a Reggio Calabria ed è Dirigente scolastica di una scuola per l’Infanzia. Laureata in Scienze della formazione presso l’Università degli Studi di Trieste, ha svolto studi di psichiatria e di psicologia, e ha lavorato come assistente sociale in un ospedale psichiatrico, prima della sua chiusura. In quel contesto, ha conosciuto la triste realtà di giovani donne rinchiuse fin da quando erano quasi delle bambine e dalla cui storia prende spunto la trama del romanzo che per la sua attualità e per la ricostruzione storica dettagliata è adatta a un target trasversale e colpisce i lettori dritto al cuore.